Chi mi ha incontrato in questi anni attraverso narrazioni o laboratori sul fantastico, conosce il mio approccio capovolto al tema della fantasia e della narrazione. In questo intervento di 14 minuti e mezzo provo a raccontare quali sono il senso, il funzionamento e la capacità generativa delle tecniche fantastiche.
È possibile provare a capovolgere i punti di vista contemporanei sull’inutilità della fantasia? E’ possibile comprendere che dietro la dimensione giocosa del fantastico c’è anche qualcosa di assolutamente serio, un tentativo di risposta a un bisogno “sacro”, “spirituale” dell’uomo, a cui ogni tecnica porta risposte?
Cliccando di seguito, troverete le mie considerazioni su tutto questo. Buona visione.