Dopo essere entrato nei sussidiari della Mondadori e della Lisciani per il secondo ciclo delle primarie, I racconti di Punteville entrano anche nel sussidiario della Fabbri-Erickson con un brano tratto dalla Città di Esclamativo.
Mia amata, di fronte c’è un campo verde che si striminzisce e si arrampica a ridosso della collina.
Mia amata, infine arriva il momento di andare. Per passare oltre metto addosso tutta la vita
A chi mi chiede se la #Fantastica, questa antichissima arte di inventare storie, sia un pretesto per esiliarsi dal mondo, rispondo NO.
LA LETTERA DELL’AMATO – A VOLTE IL NOME TUO A Mamoud Darwish Mia amata, i vecchi Pintubi nascondevano parole sotto la polvere dei loro cammini e dove gli altri non vedevano che il nulla, loro passo dopo passo le raccoglievano in un canto capace di cucire case e cielo.
Mia amata, dicevano una volta una parola.
Mia amata, per arrivare al Salone dei Rifiutati bisogna scendere dalla città, passare dal sopra al sotto, dalle case alle industrie, dalle industrie al poco, dal poco al lontano.
Mia amata, in principio ci furono due parole: una infilata nella cruna di un bacio per cucire l’abisso di un batticuore; l’altra scritta sul bagnasciuga in attesa di salire a bordo di un amore.
In vista degli appuntamenti di giovedì 15 e venerdì 16 febbraio, rispettivamente ad Ancona e Porto Recanati (vedi sezione eventi), il Resto del Carlino ha ospitato alcune informazioni sul mio conto.
I racconti di Punteville giungono alla quarta tiratura. Nel corso di 5 anni oltre 6000 persone sono diventate cittadine onorarie delle città narrate in questo piccolo libro.